Matrimoni durante il COVID
Leggi il Report Globale realizzato a settembre 2020 da The Knot Worldwide, con i dati di 15 Paesi, e scopri come si sono adattati i matrimoni alle circostanze attuali dovute all’emergenza COVID-19.
La pandemia ha colpito diversi settori in tutto il mondo, in particolar modo il settore degli eventi, compresi i matrimoni. In questo momento, che continua ad essere delicato, anche le coppie e i professionisti del settore si stanno adattando alle mutevoli
circostanze. Matrimonio.com e gli altri portali che fanno parte del gruppo The Knot Worldwide hanno lanciato un Report Globale sull'impatto del Covid-19 sui matrimoni che raccoglie le risposte di quasi 10.000 coppie in 15 Paesi con matrimoni in programma da settembre 2020 a gennaio 2021 e le confronta con i dati ottenuti da studi periodici condotti dal marzo di quest'anno, quando è iniziata la pandemia.
Questo studio effettuato nel mese di settembre 2020 rivela come si sono adattati i matrimoni alle circostanze attuali. Anche se nelle ultime settimane sono state attivate nuovamente delle restrizioni che interessano direttamente il nostro settore, questo report mostra delle tendenze che probabilmente si ripeteranno in un futuro prossimo.
A continuazione indichiamo i dati più interessanti evidenziati dallo studio:
Il numero di coppie che hanno mantenuto la data del matrimonio è aumentato lievemente
Il 41% delle coppie intervistate a livello mondiale a metà settembre ha dichiarato di non avere intenzione di cambiare la data del matrimonio. La risposta a questa stessa domanda in aprile era stata del 13%. Nel caso dell’Italia, il dato sale fino al 61%.
Aumenta il tempo di organizzazione
In tutti i Paesi, la ragione principale per la quale le coppie hanno dichiarato di voler posticipare le nozze è perché sono "preoccupate per la durata del Covid-19".
La maggior parte dei matrimoni rinviati passano al 2021, con pochi rinvii al 2022 (media globale 3%). Ad oggi, i professionisti hanno l'agenda quasi piena per il 2021 e le coppie che si fidanzano oggi devono pensare al venerdì, alla domenica, ai giorni feriali o, più spesso, alle date a partire dal 2022. Ciò significa che i tempi di organizzazione, che normalmente si attestano tra i 12 mesi in Europa e i 18 mesi negli USA, vengono ora estesi a 18 o addirittura 24 mesi.
Le coppie che rinviano sperano che il cambio di data permetta loro di avere il matrimonio che hanno sempre immaginato e l'80% a livello globale afferma di non avere intenzione di tagliare il budget o di assumere meno servizi e professionisti (87%).
Il fenomeno della “doppia celebrazione”
D'altra parte, molte coppie hanno scelto di sposarsi legalmente rinviando la "grande" celebrazione in un secondo momento. Questo fenomeno di "doppia celebrazione" si è verificato soprattutto negli Stati Uniti (56%), Cile (42%) e Canada (39%). Negli Stati Uniti, molte coppie hanno optato per una piccola celebrazione o "minimonia" con i loro cari prima della loro celebrazione e la stragrande maggioranza (83%) ha affermato di aver ingaggiato uno o più dei loro professionisti del matrimonio per questo mini evento. In Italia, il numero di coppie che hanno optato per questa modalità è un po' più basso (10%) ma la cifra potrebbe aumentare a seconda delle misure preventive stabilite dal Governo.
Le coppie adattano i loro matrimoni per dirsi "Sì, lo voglio!”
Il Covid-19 ha colpito i Paesi in maniera differente e, quindi, le misure attuate da ciascun Governo sono state molto diverse. Il settore nuziale deve adattarsi diversamente in ogni Paese, Regione e in alcuni casi anche città. Nei Paesi presi in esame nei quali al momento dello svolgimento dello studio non era più in vigore il lockdown totale ma era già iniziata la fase della “nuova normalità”, possiamo individuare un aumento delle celebrazioni nuziali adattate alle misure e conformi ai requisiti di sicurezza.
In tutti i Paesi, la stragrande maggioranza delle coppie risultava proattiva nell'incorporare misure di salute e sicurezza (89% in Italia, 83% media globale) per garantire il benessere sia della coppia che degli ospiti. Molte hanno scelto di fornire gel igienizzante e mascherine, adottando in certi casi anche misure più creative, come far indossare agli ospiti braccialetti colorati per indicare il loro livello di comfort nell’interagire con gli altri durante l'evento.
Un'altra misura presa in considerazione è l'adeguamento dell'organizzazione dei tavoli o lo spostamento della celebrazione in spazi esterni, soprattutto in Italia (63%) e in altri paesi come Canada (72%) e USA (67%). Inoltre, come non potrebbe essere altrimenti nel bel mezzo dell'era digitale, il 41% delle coppie di tutto il mondo ha dichiarato di aver aumentato la comunicazione con i propri ospiti per anticipare e risolvere i loro dubbi.
Se vuoi saperne di più, ti invitiamo a leggere il Report Globale sull’impatto del COVID-19 con i dati raccolti a settembre 2020:
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